La storia del volo, prima tappa: la mongolfiera


Intoduzione: L’uomo ha sempre sognato di volare. Esempi di volo umano fantastico si hanno nella mitologia. Queste storie rivelano la voglia di volare e l’idea dell’impossibiità pratica del volo, che viene affidata a tecniche fantastiche , senza memmeno il tentativo di renderle verosimili. Il simbolo che permette il volo è l’ala degli uccelli, unico strumento efficace nella fantasia degli uomini antichi (per esempio Icaro, ecc.).

Con il progredire delle conoscenze scientifiche, comunque, il discorso del volo umano viene ripreso in modo più serio, anche se ancora ipotetico. Leonardo da Vinci studia il volo degli uccelli e stabilisce la funzione dell’aria in questo volo. Intuisce la forza che l’aria applica all’ala quano questa è in moto, abbozza un tentativo di elica leggera e vi scrive “… voltato con prestezza di vite si farà femina l’aria … “.
Ciò che manca a quei tempi per proseguire le indagini su terreno più realistico è una fonte di energia sufficiente e sufficientemente leggera. Gli unici motori a disposizione sono quelli animali, quelli idraulici e quelli eolici in forma di vele e di mulini a vento.
Comunque i primi voli vennero effettuati senza sfruttare i princìpi dell’aerodinamica ma dell’aerostatica. Nel 1873 i fratelli Montgolfier fecero volare per la prima volta un pallone aerostatico senza nessuno a bordo, chiamato appunto in loro onore “mongolfiera”

Prima dell’invenzione: I due fratelli nascono in una famiglia di ricchi fabbricanti di carta ad Annonay, un paese a sud di Lione (Francia). Il padre, Pierre (1700-1793), aveva indicato come suo successore il maggiore dei figli, Raymond; per questo i due più giovani erano stati inizialmente mandati a scuola, perché imparassero nuove professioni. La mentalità di Joseph era tipica dell’inventore: geniale e sognatore, ma poco pratico negli affari e nelle faccende personali. Intelligente e creativo per natura, si ribellava all’istruzione rigida e formale, e per due volte fuggì dalla scuola. Ciononostante, la sua spontanea curiosità gli permise da autodidatta di raggiungere un’eccellente formazione nelle allora emergenti scienze fisiche. Tornato infine in famiglia rimase comunque solo marginalmente coinvolto nelle attività industriali della cartiera. Etienne aveva un carattere più regolare ed orientato agli affari di Joseph. Mandato inizialmente a Parigi perché si dedicasse agli studi di architettura, fu richiamato ad Annonay per prendere in mano gli affari di famiglia dopo l’improvvisa morte di Raymond nel 1772 (nessuno aveva preso seriamente in considerazione la possibilità di affidare questa responsabilità all’imprevedibile Joseph, anche se maggiore d’età). Nei successivi 10 anni Etienne si dedicò ad introdurre delle innovazioni tecnologiche nell’industria familiare (la produzione della carta era un’attività ad alto contenuto tecnico nel XVII secolo), riuscendo a portare le più recenti novità nelle proprie fabbriche. Il suo operato gli meritò il riconoscimento da parte del governo francese, a cui seguì un finanziamento perché la fabbrica Montgolfier potesse essere presa a modello per le altre fabbriche di carta della nazione.

1.1 I primi esperimenti di volo in mongolfiera furono fatti il 19 settembre 1783 dai fratelli Mongolfier usando come passeggeri una pecora, un gallo e un’anitra. Riuscirono a volare dentro ad un canestro legato ad un pallone ad aria calda per circa tre chilometri. I Mongolfier pensavano che accendendo un fuoco sotto la bocca del pallone,avrebbe prodotto un gas molto speciale, più leggero dell’aria, chiamato il ” gas dei Mongolfier”, che alla fine era solo aria calda. Questo “gas”, salendo verso l’alto, gonfiava l’aerostato e così la rudimentale mongolfiera si alzava in volo.

1.2 Il primo vero viaggio in aerostato della storia fu fatto a Parigi il 21 novembre 1783 da Jean-Francois Pilature de Rozier con il Marchese d’Arlandes il quale aveva il compito di alimentare il fuoco e tenere a bada con una spugna imbevuta di acqua i carboni ardenti che minacciavano di incendiare l’involucro.

1.3 Il primo volo con il pallone a gas si svolse a Parigi nel dicembre del 1783 dall’Inglese Cavendish. Percorse una distanza di 43 chilometri e in quella occasione fu anche raggiunta un’altezza di 2700 metri, dimostrando così che l’atmosfera non era un sottile strato gassoso ma che si estendeva fino a grandi altezze.

1.4 Nell’800 l’aerostatica ebbe il suo punto di svolta consolidandosi in poco tempo si diffuse in tutto il mondo. Scienziati e studiosi si misero al lavoro, compiendo ascensioni per migliorare i propri progetti e verificare le loro teorie .

1.5 Il volo che in assoluto fece più scalpore fu quello di Charles Green che nel Novembre 1836 volò per 18 ore coprendo una distanza di 768 chilometri da Londra A Weilburg, nel ducato di Nassau. Per questo la mongolfiera fu subito battezzata con il nome di “Grande Pallone di Nassau”. Questo aerostato fu costruito utilizzando 1800 metri di seta bianca e rossa e l’involucro conteneva 1981 metri cubi di gas illuminante.

1.6 Oggi, grazie ai fratelli Mongolfier, a tutte le persone che si sono adoperate nel tempo per lo sviluppo della mongolfiera,alle nuove aziende costruttrici di mongolfiere ed ai tessuti e materiali sempre più tecnologici, fanno sì che il volo in mongolfiera sia diventato molto sicuro pur essendo rimasto un volo che ha preservato tutto il fascino, il romanticismo e la poesia di quei tempi.

Fine

Ricerca riscritta tratta da: www.wikipedia.it

Fatta da: A. Nicolò

Scopo: Approfondimento personale

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