innovazioni

Ogni idea ha il potere di cambiare il mondo.

Una buona idea può nascere da chiunque, in qualunque posto. Se hai tra i 13 e i 18 anni, ci piacerebbe che partecipassi e condividessi la tua idea migliore sfruttando scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Non importa se per farlo usi carta e penna o un laboratorio scientifico di tutto punto: quello che conta è l’idea e il pensiero che ci sta dietro, non importa quanto sia grande o piccolo.

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Tredicenni :-)

Shubham Banerjee
Shubham Banerjee

Braigo, la stampante braille progettata da un 13enne
Costa un decimo delle stampanti tradizionali, è fatta di Lego

Alberto Motta – Wired. 26 gennaio 2015

Ha 13 anni, è il fondatore della Braigo Labs Inc., il suo nome è Shubham Banerjee. Lo studente californiano di origini belghe è l’ultima delle beautiful mind ancora minorenni che le multinazionali della tecnologia tengono sotto osservazione per l’invidiabile capacità di innovare giocando (il 2014 era stato l’anno di Jack Andraka).

Il merito più recente di Banerjee? Aver realizzato una stampante Braille (di codici a rilievo, per non vedenti e ipo vedenti) del costo di 250 euro. Se la notizia non vi sorprende è perché non sapete che una stampante per ipovedenti ha in media un costo superiore ai 2,000 euro.

Gioco e multinazionali, dicevamo. Il segreto del successo di Banerjee sta proprio in un gioco, il Lego, che costituisce – qui sta il genio del 13enne – la struttura meccanica della stampante.

Grazie a questa intuizione la Braigo Labs Inc. si è guadagnata un finanziamento (di entità non dichiarata) del colosso tecnologico Intel Capital durante l’Intel Capital Summit 2014: obiettivo dell’iniezione di capitale è riuscire a dotare i 50 milioni di non vedenti in tutto il mondo di uno strumento economico, portatile, accessibile.

Ah, nota di colore: il nome Braigo è una crasi delle parole Braille e Lego.

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Nuova auto a…pipi!!! **

Questa è un’innovazione!!! 

Le nuove tecnologie e l’impegno di tutte le imprese per indirizzare il nostro pianeta verso una mobilità sostenibile, questa volta hanno davvero sorpassato ogni frontiera di immaginazione. Vi chiedete come? Una notizia abbastanza recente è quella di un nuovo biocarburante per auto a base di…pipì!!! Si, avete capito bene, proprio la pipì che fanno tuti gli esseri animali, compresi noi umani! ** So che detta così non sembra una cosa molto igenica, ma ora continuate a leggere e forse cambierete idea… Le vetture con tecnologia Selective Catalyst Reduction sono alimentate da una miscela a base di urina che, iniettata nel catalizzatore, abbatte in modo drastico le emissioni inquinanti. Ecco…in realtà non si tratta propriamente di urina, ma il prodotto ottenuto per sintesi da vari gas naturali ha caratteristiche molto vicine a quelle della nostra pipì. Le ricerche compiute hanno dimostrato che miscelando al comune gasolio per vetture una soluzione di urina al 32,5% in acqua deionizzata si abbattono le emissioni di CO2 e di gas inquinanti. Gli ossidi di azoto, come più volte ha ribadito l’EPA, l’agenzia ambientale del governo statunitense, sono i maggiori responsabili della formazione di ozono a livello del terreno e dei gas serra che contribuiscono al riscaldamento globale del Pianeta, nonché uno dei principali responsabili delle cosiddette piogge acide. La miscela ecologica a base di urea è stata denominata SCR, ossia Selective Catalyst Reduction, ma probabilmente per renderla più gradita al popolo degli automobilisti, anche dei più sensibili all’igiene, AdBlue, nome ideato dal gruppo Volkswagen. La miscela verrà inserita in un serbatoio a parte e una volta entrato in funzione il motore, essa verrà iniettata direttamente all’interno del catalizzatore. L’AdBlue entra quindi in contatto con il NOx e dalla loro combinazione verrà prodotto azoto inerte e acqua. Per abbattere le emissioni inquinanti dell’auto sarà necessario avere questo secondo serbatoio sempre pieno, altrimenti la miscela non agirà sugli ossidi di azoto prodotti nel serbatoio del diesel. E’ stato messo in atto un sistema di sicurezza cge che blocca l’accensione della vettura se il serbatoio aggiuntivo è vuoto. Cosa che accadrà dopo che l’auto ecologica avrà percorso 15.000 Km. La miscela ha già ricevuto il plauso del Clean Air Act, la normativa USA antinquinamento e la tecnologia SCR è già impiegata nei modelli Volswagen e Mercedes. A breve sarà adottata dalle altre case automobilistiche. Beh… che dire, se non è un’innovazione questa!!! (…e inoltre è un altro valido motivo per avere un cane…almeno la sua pipi non sarà più un disturbo!!!) ^^

Fonti: Ecologiae                                  Zoffoli Giorgia    3°C

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Pac-Man Fever

Voi vi chiederete: “Che innovazione sarebbe un gioco uscito negli anni ottanta?”
Vi dirò che quest’articolo parla di un gioco di nome “rock band 3”.
Uscirà nei primi mesi del 2011.
“Pac-Man Fever” è il nome dell’album dell’ex band statunitense Buckner & Garcia, ideato alla fine degli anni 90.

Il gioco consiste nel suonare degli strumenti giocattolo, Per ogni nota suonata viene dato un certo punteggio. Più note si suonano di fila e più aumenta questo punteggio per effetto di un moltiplicatore. Sul moltiplicatore può intervenire (raddoppiandolo) l’Overdrive, che altro non è che l’equivalente dello Star power di Guitar hero: si tratta di una barra che si riempie quando si suonano le note speciali bianche e, una volta riempita la barra a sufficienza, lo si può usare inclinando il controller, nel caso della batteria suonando una nota attaccata alla fine di una sezione “free” (quelle in cui si può fare quello che si vuole) mentre nel microfono si attiva quando la barra dove scorrono le parole diventa gialla e toccherà al giocatore approfittarne per implementare il suo punteggio. A differenza di quanto succede in Guitar hero, lo star power sarà individuale e non sarà quindi necessario che due o più giocatori lo attivino in contemporanea.
Modalità di gioco:
• World tour band – Si tratta del multiplayer: si può giocare da 2 a 4 giocatori, ognuno di essi ricoprirà uno dei seguenti ruoli: chitarrista, batterista, bassista e cantante. La versione cooperativa conterrà dei brani non presenti nella carriera in singolo. In questa modalità i giocatori si ritroveranno ad affrontare una carriera vera e propria da band emergente fino a diventare una band di successo. All’inizio ogni giocatore creerà il suo alterego virtuale e dopo si ritroveranno a dover decidere in quale città iniziare il loro percorso potendo scegliere fra diciassette città mondiali, fra cui: New York, Boston, Los Angeles, Seattle, Londra, Stoccolma e Roma; in tutto ci sono ben quarantuno location reali in cui poter suonare. Dopo i primi concerti la band potrà scegliere cosa fare dei suoi primi soldi: potrebbe per esempio comprarsi un veicolo per arrivare a suonare nelle città vicine (fino a comprarsi un aereo privato per arrivare in tutti i continenti) oppure potrebbe comprarsi nuovi accessori per personalizzare il proprio personaggio. Esiste inoltre nel gioco un Art-Editor con cui sarà possibile creare il logo del proprio gruppo. Procedendo nel gioco aumenteranno le cose da gestire: si dovrà fare i conti con manager, autisti, security, effetti speciali ecc. Un aspetto molto curioso è la possibilità di poter scegliere se fare i propri concerti a scopo benefico (per avere più fan ma meno soldi) oppure fare dei concerti da tutto esaurito (più soldi ma meno fan). Il gioco in pratica tende a simulare una “Reale Rock Band Life” con tutti gli aspetti positivi e negativi delle esperienze che fanno ai giorni nostri le band emergenti. La versione di gioco appena descritta è giocabile solo con quattro persone sulla stessa console, le altre modalità di avvio veloce o altro sono giocabili sia con amici online che con una combinazione di più persone su console con persone online. La versione Playstation 2, non supportando l’online, permette solo il multiplayer di più giocatori sulla stessa console. Le altre modalità multiplayer supportate sono il duello e il testa a testa e non vi sarà possibile nemmeno affrontare la stessa avventura del World Tour Band descritta prima.
• World tour solista – L’equivalente della carriera multiplayer ma senza le varie scelte che caratterizzano la controparte multiplayer. Si affrontano le canzoni suddivise in blocchi di 4-5, canzoni e, via via che sono completate, si sbloccano i gruppi da canzoni successive e si rendono disponibili nella modalità Avvio veloce. L’esecuzione dei brani porta a una compensa monetaria, necessaria per sbloccare tutto il materiale bonus che varia da personaggi aggiuntivi a chitarre nuove (i soldi possono essere spostati dalla carriera da solista a quella da band e viceversa). Di carriera solista ne è disponibile una per ogni strumento ad eccezione del basso.
• Avvio veloce – Qui si ha la possibilità di suonare un brano immediatamente.
• Esercitazione – Qui si possono fare due cose: o imparare a giocare facendo il tutorial, o approfondire una canzone particolarmente difficile in modalità Pratica studiandone un passaggio specifico o rallentandone la velocità.

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Ecco una delle innovazione che potrà cambiare la vita di molti: La protesi robotica

Cyberhand, ovvero la  Cyber mano. Questo è il suo nome ed è la prima protesi cibernetica. Infatti chi ha subito tragici incidenti potrà avere al di sotto del gomito una mano metallica, che  farà parte integrante del corpo non solo fisicamente ma soprattutto psicologicamente. Gli scienziati hanno promesso che mancano soltanto due anni, poiché il progetto è stato elaborato nei scorsi tre anni e mezzo di studi e ricerche. Si sono riuniti dalla  Germania, Spagna, Danimarca, Inghilterra e Italia. Questa mano robotica non è solo del tutto simile a quella umana, ma con essa si può ottenere una fluidità di movimenti, che sono per niente ‘robotici’ e in più potrà “far sentire” l’oggetto che si vuole stringere in mano, con tutte le caratteristiche del tatto,potrà percepire  se una cosa è ruvida, liscia, morbida, dura, fredda, calda. E’ capace non solo di distinguere se una cosa è calda o fredda, ma anche se è calda o caldissima, è anche capace di distinguere il materiale con cui è fatta oppure con che velocità si riscalda. Ma soprattutto, sarà la prima protesi che la persona riuscirà a identificare come propria, come una mano “naturale”. È una vera rivoluzione, anche perché prima, la mano si muoveva soltanto dopo la contrazione dei muscoli del braccio, invece ora con la Cyberhand sarà possibile svolgere dei movimenti ampi e dipendenti dalla volontà nel modo più diretto e naturale. C’è un però, perché bisogna ancora mettere a punto ancora gran parte sull’aspetto più delicato,  quello appunto del collegamento tra l’arto artificiale e la rete neurale. Ciò è possibile perché dopo la perdita traumatica dell’arto, il cervello si riorganizza. E spesso alcune aree cerebrali vicine a quelle che prima controllavano la mano, come quelle responsabili dell’avambraccio, vanno a occupare il posto lasciato “vuoto”.  Capita così che alcuni particolari punti dell’arto, per il cervello dell’amputato corrispondano al mignolo, all’anulare, e così via, della mano mancante. E che quindi il paziente abbia la sensazione di “sentirla” pur sapendo che non c’è più. Trovando quegli esatti punti e andando a stimolarli, ecco che si ottiene l’illusione voluta.
La strada della studio delle cyber mani è anche molto costosa, ma i finanziamenti europei sono finiti a gennaio 2010. Ma chissà che in un futuro non troppo lontano, le Cyberhand non possano semplificare la vita di chi ha perso un arto o anche di chi è costretto a lavorare quotidianamente a contatto con materiali pericolosi.
Ecco anche il video, in cui si vedeno varie azioni svolte dalla CYBERHAND

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