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La musica per i diritti umani

Da oggi nei negozi di dischi 17×60, il CD compilation per il 60° anniversario della Dichiarazione universale  dei diritti umani

La tracklist:

1.    Ivano Fossati – Pane e coraggio
2.    Subsonica – Canenero
3.    Daniele Silvestri – Il mio nemico
4.    Sud Sound System – Bomba innescata
5.    Enzo Avitabile – Tutt’egual song ‘e criature
6.    Gianmaria Testa – Al mercato di Porta Palazzo
7.    Mariella Nava & Dionne Warwick – It’s Forever
8.    Samuele Bersani – Occhiali rotti
9.    Paola Turci – Rwanda
10.    Giorgio Canali & Rossofuoco – Canzone della tolleranza e dell’amore universale
11.    Elena Vittoria – Peacock (Premio “Una Canzone per Amnesty” ed. 2008)
12.    Eugenio Bennato – Canzone per Beirut
13.    Max Gazzè – Avanzo di galera
14.    Modena City Ramblers – Ebano
15.    Niccolò Fabi – Milioni di giorni
16.    Antonella Ruggiero – Canzone tra le guerre
17.    Jovanotti – Mani in alto

Fonte: Amnesty International – Italia

Articolo 7

Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.

30 giorni per 30 articoli

Articolo 2

1) Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le liberta’ enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
2) Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico internazionale del paese o del territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.

30 giorni per 30 articoli

”La vera fonte dei diritti e’ il dovere”

Video – Omaggio personale a Mahatma Gandhi di estele23

Sottotitoli
Non mi metto a giudicare il mondo per i suoi misfatti. Sopporto le sue imperfezioni fino a quando non creero’ un’occasione di rimostranze feconde.
La vera fonte dei diritti e’ il dovere. Se adempiamo ai nostri doveri non dovremo cercare lontano i diritti.
La mia idea di nazionalismo, è che il mio paese diventi libero.

La sera del 30 gennaio 1948, un giovane fanatico lo uccise con colpi di pistola a ripetizione. Così si chiudeva la vita di Gandhi all’età di 78 anni, dopo aver lottato fino all’ultimo per affermare un ideale di non violenza e di amore, era caduto vittima di quelle stesse passioni che aveva cercato di esorcizzare.

Nel suo testamento spirituale c’è scritto: ‘’non ho nulla di nuovo da insegnare al mondo: la verita’ e la non violenza sono antiche come le montagne’’.