Poesia

I ragazzi che si amano

di  Jacques Prevert

I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell’abbagliante splendore del loro primo amore

 

Già pubblicato il 14 FEBBRAIO 2011

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Ai ragazzi che stanno festeggiando

Nessun uomo può rivelarvi nulla, se non quello che già sonnecchia nell’alba della vostra conoscenza.
Il maestro che cammina all’ombra del tempio tra i discepoli non elargisce la sua sapienza, ma piuttosto la sua fede e il suo amore.
Se egli è saggio non vi invita ad entrare nella dimora del suo sapere, ma vi guida piuttosto verso la soglia della vostra mente.
L’astronomo può dirvi ciò che sa degli spazi, ma non può darvi la sua conoscenza.
Il musico può cantarvi la melodia, ma non può darvi l’orecchio che fissa il ritmo, né l’eco che rimanda il suono.
E colui che è esperto nella scienza dei numeri può descrivervi il mondo del peso e della misura, ma oltre non può condurvi.
Poiché la visione di un uomo non presta le proprie ali a un altro uomo.

[E così come ognuno è solo nella vita,
ugualmente deve in solitudine conoscere la vita e comprenderla.] *

Gibran Kahlil Gibran

* carla

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E se non puoi la vita che desideri

E se non puoi la vita che desideri

cerca almeno questo

per quant sta in te: non sciuparla

nel troppo commercio con la gente

con troppe parole in un viavai

                                                       frenetico.

 

Non sciuparla portandola in giro

in balìa del quotidiano

gioco balordo degli incontri

e degli inviti,

fino a farene una stucchevole estranea.

Konstantinos Kavafis

 

NiNa      e       ali_the_best

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lettera…

ciao a tt… qst è una lettera- poesia ke ho scritto proprio ieri… spero ke vi piaccia…

qnd la scuola finirà so ke mi mankerai tnt…. e vorrei rivivere alcuni momenti passati insieme…

vorrei potermi perdere ancora nei tuoi meravigliosi okki…

vorrei poter sentire ancora il suono della tua voce ke parla cn me…

vorrei ke tu mi parlassi ancora…

vorrei potermi sedere ancora di fianco a te in pullman….

vorrei stare insieme a te x smp…

vorrei ke tt qll ke mi hai dtt fosse vero…

vorrei ke nn fosse andata a finire cm è andata a finire…

ricordati ke io ti amo e ke vorrei ke anke tu mi amassi…TI AMO…

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Amore t amo

ciao a tt.. vi voglio proporre una poesia ke ho scritto un pò di tempo fa… spero ke vi piaccia…

amore t amo xk mi dai la forza di andare avanti,

amore t amo xk mi sai capire,

amore t amo xk mi sai amare x qll ke sn,

amore t amo xk mi basta kiudere gli okki x vederti,

amore t amo xk mi basta sussurrare il tuo nome x averti accanto,

amore t amo xk hai riempito i miei pensieri di te…

amore t amo x cm 6… xk se nn fossi così neppure ti amerei… ricordati ke smp ti ho amato e  smp ti amerò… grz di esistere…TI AMO…

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Sull’amore

Allora Almitra disse: parlaci dell’Amore.
E lui sollevò la stessa e scrutò il popolo e su di esso calò una grande quiete. E con voce ferma disse:
Quando l’ amore vi chiama, seguitelo.
Anche se le sue vie sono dure e scoscese.
e quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui.
Anche se la sua lama, nascosta tra le piume vi può ferire.
E quando vi parla, abbiate fede in lui,
Anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni come il vento del nord devasta il giardino.

Poiché l’amore come vi incorona così vi crocefigge. E come vi fa fiorire così vi reciderà.
Come sale alla vostra sommità e accarezza i più teneri rami che fremono al sole,
Così scenderà alle vostre radici e le scuoterà fin dove si avvinghiano alla terra.
Come covoni di grano vi accoglie in sé.
Vi batte finché non sarete spogli.
Vi staccia per liberarvi dai gusci.
Vi macina per farvi neve.
Vi lavora come pasta fin quando non siate cedevoli.
E vi affida alla sua sacra fiamma perché siate il pane sacro della mensa di Dio.

Tutto questo compie in voi l’amore, affinché possiate conoscere i segreti del vostro cuore e in questa conoscenza farvi frammento del cuore della vita.
Ma se per paura cercherete nell’amore unicamente la pace e il piacere,
Allora meglio sarà per voi coprire la vostra nudità e uscire dall’aia dell’amore,
Nel mondo senza stagioni, dove riderete ma non tutto il vostro riso e piangerete, ma non tutte le vostre lacrime.

L’amore non da nulla fuorché sé stesso e non attinge che da se stesso.
L’amore non possiede né vorrebbe essere posseduto;
Poiché l’amore basta all’amore.

Quando amate non dovreste dire:” Ho Dio nel cuore “, ma piuttosto, ” Io sono nel cuore di Dio “.
E non crediate di guidare l’amore, perché se vi ritiene degni è lui che vi guida.

L’amore non vuole che compiersi.
Ma se amate e se è inevitabile che abbiate desideri, i vostri desideri hanno da essere questi:
Dissolversi e imitare lo scorrere del ruscello che canta la sua melodia nella notte.
Conoscere la pena di troppa tenerezza.
Essere trafitti dalla vostra stessa comprensione d’amore,
E sanguinare condiscendenti e gioiosi.
Destarsi all’alba con cuore alato e rendere grazie per un altro giorno d’amore;
Riposare nell’ora del meriggio e meditare sull’estasi d’amore;
Grati, rincasare la sera;
E addormentarsi con una preghiera in cuore per l’amato e un canto di lode sulle labbra.

Kahlil Gibran – Il Profeta – L’Amore
www.la-poesia.it

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