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LA PRIVACY IN INTERNET

Guardando il film “The Social Network” di David Fincher sulla storia di Facebook, mi ha incuriosito molto l’aspetto della privacy in internet. Infatti “Facebook” è nato proprio per una violazione della privacy.

 

La privacy è il diritto alla riservatezza delle informazioni personali e della propria vita privata. Si traduce spesso nella capacità di una persona di impedire che le informazioni che la riguardano diventino note ad altri, se la persona non abbia volontariamente scelto di fornirle.

Oggi, ci sono parecchi problemi di privacy che affliggono Internet. La maggior parte di questi derivano dal fatto che gran parte della gente non sa che tipo di informazioni dovrebbe e non dovrebbe “postare” su Internet.

Quindi, a ogni utente di Internet viene consigliato di non mettere tutte le sue informazioni a disposizione di chiunque. Si dovrebbe essere più consapevoli del fatto che tutto ciò che è su Internet è  accessibile da qualcuno, in un modo o nell’altro; perciò, nulla è totalmente sicuro, nemmeno sui propri pc, se connessi a rete.

Su internet, infatti, è impossibile transitare senza lasciare tracce.

La miglior difesa per la nostra privacy consiste nell’utilizzare il buon senso e nell’adottare semplici accorgimenti tra cui:

–          Utilizzare password non banali e con codici alfanumerici;

–          Evitare il più possibile di comunicare la propria password;

–          Installare e configurare bene firewall e antivirus tenendoli in seguito costantemente aggiornati;

–          Procurarsi un antispyware in grado di ripulire efficacemente il sistema (spyware = tipo di software che raccoglie informazioni riguardanti l’attività online di un utente senza il suo consenso, trasmettendole tramite Internet ad un’organizzazione che le utilizzerà per trarne profitto);

–          Tenere sotto controllo i cookies (cookie = file che da un sito Internet raggiunge il computer a esso collegatosi, in modo da registrarne l’accesso);

–          Non aprire allegati di e-mail provenienti da utenti sconosciuti o sospetti per evitare fenomeni di cosiddetto phishing (phishing = tipo di truffa via Internet attraverso la quale un aggressore cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali sensibili);

–          Configurare il livello della privacy del nostro browser almeno a livello medio;

–          Leggere attentamente le licenze e le disposizioni riguardo alla privacy prima di installare un qualsiasi software;

–          Utilizzare efficacemente il browser con il Do not track header (Do not track header = header che ha lo scopo di di richiedere ad una determinata applicazione web, la sospensione della raccolta delle informazioni circa l’utente che sta visitando la pagina).

Tra i reati penalmente punibili della legge italiana, in termini di Internet e privacy, ricordiamo:

–          La violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza informatica;

–          La rivelazione del contenuto di corrispondenza telematica;

–          L’intercettazione di comunicazioni informatiche o telematiche;

–          Installazioni abusive di apparecchiature per le intercettazioni informatiche;

–          La falsificazione, alterazione e sottrazione di comunicazioni informatiche;

–          Rilevazione del contenuto di documenti informatici segreti;

–          L’accesso non autorizzato ad un sito;

–          Lo spionaggio informatico.

La tutela penale per la riservatezza delle comunicazioni in rete si arricchisce ogni giorno di nuovi decreti.

 

Fonti:

it.wikipedia.org

sicurezzacittadino.caspur.it

dirittodellinformatica.it

ilsommario.blogspot.it

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Facebook

Facebook è un servizio di rete sociale nato nel 2004 , posseduto e gestito dalla corporation Facebook. Il sito è stato fondato a Cambridge (negli Stati Uniti) da Mark Zuckerberg e dai suoi compagni di università Eduardo Saverin, Dustin Moskovitze Chris Hughes. All’inizio il sito era stato progettato esclusivamente per gli studenti dell’Università di Harvard, ma fu presto aperto anche agli studenti di altre scuole della zona di Boston, della Ivy League e della Stanford University. Successivamente fu aperto anche agli studenti delle scuole superiori e poi a chiunque dichiarasse più di 13 anni di età. Da allora Facebook raggiunse un enorme successo: è diventato il secondo sito più visitato al mondo. E’ disponibile in oltre 70 lingue e nell’ottobre 2012 conta circa 1 miliardo di utenti attivi che effettuano l’accesso almeno una volta al mese, classificandosi come primo servizio di rete sociale per numero di utenti attivi.

Il nome “Facebook” prende spunto da un elenco con nome e fotografia degli studenti, che alcune università statunitensi distribuiscono all’inizio dell’anno accademico per aiutare gli scritti a socializzare tra loro.

Gli utenti possono accedere al sito iscrivendosi gratuitamente, nella quale vengono richiesti nome, cognome, data di nascita e indirizzo email. Il sito tende a chiarire che la data di nascita serve esclusivamente per favorire una maggiore autenticità e consentire l’accesso ai vari contenuti in base all’età.

Dopo la registrazione gli utenti possono creare un profilo personale, aggiungendo come amici gli altri utenti. Qui ci si può scambiare messaggi, anche via chat, incluse le notifiche automatiche quando questi aggiornano i propri profili.

Facebook però è soggetto anche a molti problemi come non riuscire a connettersi al proprio profilo; questo accade perché gli operatori di facebook lo stanno aggiornando e molte volte inviano questo messaggio  agli utenti “ACCOUNT NON DISPONIBILE
IL TUO ACCOUNT È TEMPORANEAMENTE NON DISPONIBILE A CAUSA DI LAVORI DI MANUTENZIONE DEL SITO. TORNERÀ DISPONIBILE A BREVE. CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO
ma non c’è da allarmarsi perché è impossibile che un account venga cancellato.

Facebook però non è tutto rose e fiori perché qualche difetto ce l’ha, ad esempio bisognerebbe definire meglio l’utente medio; si tratta di tutti gli utenti internet che non usano la rete per professione e che sicuramente non ci stanno dentro tutto il giorno, non si occupano di argomenti relativi all’IT e non fanno della tecnologia uno dei principali hobby. Non usa o ha usato altri social network prima di Facebook.

La cosa bella da attribuire a facebook è quella di essere riuscito a portare in rete, e farne conoscere una piccola parte, persone che fino a prima dell’iscrizione al social network non erano minimamente interessate a internet.

 

Fonti:  www.vivaborabora.net

it.wikipedia.org

blog.contattimsg.com

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