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Robotica e medicina
Arriva il robot umanoide che serve a curarci
23/02/2006 E’ in arrivo il primo robot al mondo che cammina come un essere umano. E’ l’obiettivo che si propone “RoboCasa Italy”, il laboratorio che sta per essere inaugurato e le cui attività sono state fin qui animate dalla consapevolezza del vantaggio reciproco derivante dalla collaborazione tra Italia e Giappone in settori tecnologici avanzati . Oggi è universalmente riconosciuta l’importanza scientifica e tecnologica della robotica “antropomorfa”, la cosiddetta robotica umanoide, che ha connotati profondamente nuovi perché invita a studiare l’uomo e le interazioni dell’uomo con la macchina in modo diverso dal passato. I robot insomma servono a curarci. Infatti i pronipoti degli “snake robot”, utilizzati dopo l’attentato alle “Torri Gemelle” per individuare i sopravvissuti, saranno utilizzati in cardiologia interventista, in gastroenterologia e in pneumologia, allargando così il raggio d’azione della robotica applicata alla medicina. L’annuncio è stato dato oggi, il 20 febbraio in anteprima mondiale, durante uno degli interventi in programma alla giornata d’apertura di “BioRob 2006, la prima edizione assoluta della Conferenza internazionale di Robotica Biomedica e di Biomeccatronica, sponsorizzata dall’IEEE, Institute ef Eletrical and Electronics Engineers, e ospitata al Palazzo dei Congressi di Pisa.

Pisa è stata scelta per la sede del convegno da due prestigiose società dell’IEEE, la Robotica and AutomationSociety e l’Engineering and Biology Society, per la qualità delle ricerche in settori attinenti alla biorobotica e per il ruolo pionieristico a livello internazionale di alcuni gruppi di ricerca, in primo luogo quello della Scuola Superiore Sant’Anna, guidato dal professor Paolo Dario, “general chair” di “BioRob 2006” e, quindi, suo “Deus ex machina”, uno degli scienziati più autorevoli a livello mondiale nel settore della robotica.

“BioRob 2006”, conclusosi il 22 febbraio 2006, ha affrontato tutte le fondamentali sfide teoriche e pratiche poste da tematiche quali l’applicazione della robotica e della meccatronica in medicina e in biologia. La “biorobotica” è un settore scientifico e tecnologico emergente, che allarga l’ambito culturale della robotica verso numerosi settori dell’ingegneria e verso le scienze di base e applicate, come medicina, neuroscienze, bio e nanotecnologie, ma anche verso discipline umanistiche, quali la filosofia, la psicologia e l’etica. L’obiettivo della “biorobotica” è analizzare gli organismi viventi da un punto di vista “biomeccatronico”, per comprendere i meccanismi scientifici e ingegneristici alla base delle loro capacità e per realizzare nuovi dispositivi e macchine concepiti per affrontare problematiche di carattere biomedico. Lunedì 20 febbraio, si sono tenute le lezioni magistrali dei professori Alain Berthoz e di Atsuo Takanishi, mentre il professor Marco Zenati, scienziato italiano che lavora al Dipartimento di Chirurgia dell’Università di Pittsburgh, ha presentato in anteprima mondiale, insieme ad altri colleghi, gli “snake robot” dell’ultima generazione che – ha annunciato – “apriranno la strada per offrire tecniche chirurgiche di manipolazione avanzata” e, soprattutto, per “ampliare la base di utilizzo” delle applicazioni robotiche in medicina, finora riservate ai chirurghi. In un futuro prossimo, ha spiegato il professor Marco Zenati, “la chirurgia robotica non sarà più dominio dei chirurghi, ma sarà utilizzata anche da cardiologi interventisti, gastroenterologi e pneumologi per applicazioni sempre più efficaci e sempre meno invasive.

Tra gli eventi correlati a “BioRob 2006”, oltre a brevi simposi sull’etica della robotica e sull’ingegneria del neurosviluppo, si tengono gare di robotica tra gli allievi di alcune scuole medie superiori, nelle quali sono intervenuti docenti e ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna per avvicinare i ragazzi a questa disciplina. E’ in programma anche una rassegna cinematografica presso il cineclub “Arsenale”.

 

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