WASHINGTON – Negli ospedali, nelle fabbriche, in fondo al mare, nei cieli, i robot vincono la pace, e si preparano a vivere i Mondiali di Calcio. Medici, operai, scienziati, sportive, sono campioni di pace, ma perdono la Guerra: né le bombe intelligenti né gli aerei senza pilota né i Robocop mandati al fronte a ‘farsi le ossa’, pardon i bulloni, riescono a fare dell’invasione dell’Iraq il successo bellico che il Pentagono sperava, un conflitto asettico dove il sangue altrui c’è, ma non si vede. Anche gli automi nutriti di intelligenza artificiale funzionano male senza una buona intelligence tutta umana sul campo: in Iraq, le macchine da Guerra hanno mostrato i loro limiti, non hanno decapitato d’un colpo il regime di Saddam Hussein, non hanno colpito solo obiettivi militari, non hanno fatto il colpo grosso della guerra senza ‘danni collaterali’, e non hanno certo conquistato il cuore degli iracheni.
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By Belka,Miki & Sparco