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Robot auto replicanti

Un anno fa sono stati presentati ad Ithaca nell’università di Cornell i primi robot in grado di replicarsi, di creare quindi copie di se stessi.
Quello che sembrava fantascienza sta dunque diventando realtà.
Tali robot sarebbero in grado non solo di creare altri automi uguali a se stessi, ma anche di svilupparsi. Grazie alla struttura modulare, tali robot possono, utilizzando componenti uguali, auto ripararsi in caso di guasto.
Gli automi presentati sono custituiti da cubi di 10 centimetri ciascuno dotati ognuno di elettromagneti per attacarsi e staccarsi l’uno con l’altro.
Ogni cubo è dotato poi di un chip che contiene le istruzioni che consentono a ciascuno di questi cubi di diventare parte di un tutto più grande e di moltiplicarsi.
Hod Lipson , che guida il team di ricerca che ha sviluppato i robot, ha detto: "la capacità di auto-replicarsi è la soluzione finale alle riparazioni: immaginiamo sistemi robotici su Marte o sul fondo dell’oceano che in questo modo si auto-riparano".
L’aspetto più interessante sembra dunque essere la possibilità di questi robot non solamente di duplicarsi completamente ma di avere la possibilità di sostituire e doplicare solamente le parti necessarie e decise in fase di costruzione.

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