Il grande Dittatore

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Il grande dittatore è la parodia della grande dittatura di Hitler. Un film del 1940 diretto, prodotto e interpretato da Charlie Chaplin.

La sua prima edizione risale al 15 ottobre del 1940, nel pieno della seconda guerra mondiale. Rappresenta una forte satira del nazismo e prende di mira direttamente Adolf Hitler e il movimento nazista tedesco.

TRAMA

Sul finire della prima guerra mondiale un barbiere ebreo che combatte nell’esercito della Tomania si rende protagonista di un’azione eroica a bordo di un aereo e salva la vita dell’ufficiale Schultz. L’epilogo dell’azione, con il precipitare dell’aereo sul quale i due si trovano, comporterà per il barbiere la perdita della memoria.

Per vent’anni vivrà tra le mura ovattate dell’ospedale militare, ignaro di sé e degli avvenimenti tragici che intanto hanno sconvolto il mondo e la sua Tomania. Qui è salito al potere il perverso dittatore Adenoyd Hynkel che perseguita gli Ebrei, coadiuvato dalla sua polizia, le Camicie Grigie, da Garbitsch, ministro dell’Interno e della Propaganda e da Herring, ridicolo ministro della Guerra.

Allontanatosi dall’ospedale, il barbiere fa ritorno alla sua bottega nel ghetto ebreo e si sorprende dell’atteggiamento dei militari che imbrattano i vetri del suo negozio con la scritta dispregiativa “jew”. Reagisce al sopruso, in contrasto con la remissione degli altri abitanti del quartiere, suscitando le simpatie di Hanna, giovane e bella figlia del ghetto, anch’ella insofferente alle angherie e alle miserabili condizioni di vita alle quali Hynkel e i suoi scagnozzi la costringono da tempo. La rappresaglia dei militari agli sberleffi del barbiere e di Hanna prevederebbe l’impiccagione dell’omino ad un lampione, se non intervenisse a scongiurarla il comandante Schultz, che riconosce nel barbiere il soldato che tanti anni prima gli aveva salvato la vita.

La protezione di Schultz e la richiesta inoltrata da Hynkel ad un banchiere ebreo per finanziare la sua campagna di aggressione al mondo, e in particolare la conquista di un paese vicino, l’Ostria, sono causa della temporanea pace nel ghetto e favoriscono lo svilupparsi della simpatia tra il barbiere e Hanna in un sentimento più profondo. Ma la gioia della serenità riconquistata ha vita breve, la negazione del finanziamento farà riprendere le persecuzioni più violentemente che prima.

Il rifiuto di Schultz alla realizzazione dell’invasione dell’Ostria gli costa la prigionia nel campo di concentramento, dal quale riesce però a sfuggire per rifugiarsi nel ghetto. Qui cospira con gli abitanti per eliminare il malvagio dittatore. Anche il barbiere partecipa all’intrigo, per quanto sia un po’ riluttante di fronte all’eroismo invocato da Schultz. Ma la cospirazione fallisce e Schultz e il barbiere sono catturati e confinati in un campo di concentramento.

p.s.

Questo film è molto carino e soprattutto fa ridere. E’ anche interessante perchè racconta, in modo ironico, alcuni episodi della storia di Hitler e delle persecuzioni ebree.

Ermand e Selena_Europa

5 commenti su “Il grande Dittatore”

  1. senti di storia non so niente… e faccio fatica a distinguere Hitler da Mussolini…. quindi….

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