Tecnologia

“La fusione fredda italiana funziona”. Nuovo test indipendente per E-Cat

Primi risultati sul dispositivo prodotto dall’ingegnere italiano Andrea Rossi sembrano verificarne il funzionamento escludendo reazioni termochimiche. Il giornale finanziario Forbes si sbilancia: “Il mondo potrebbe cambiare”, ma l’ambiente scientifico è cauto: mancano i dati sulla produzione di rame e sul catalizzatore. E soprattutto la peer review.

in la Repubblica.it

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Che cos’è facebook?

FACEBOOK

(Il nome “Facebook” prende spunto da un elenco con nome e fotografia degli studenti, che alcune università statunitensi distribuiscono all’inizio dell’anno accademico per aiutare gli scritti a socializzare tra loro.)

facebook immagine

Facebook è un sito web di reti sociali lanciato nel febbraio 2004, posseduto e gestito dalla corporation Facebook. Il sito, fondato a Cambridge negli Stati Uniti da Mark Zuckerberg e dai suoi compagni di università Eduardo Saverin, Dustin Moskovitz e Chris Hughes, era originariamente stato progettato esclusivamente per gli studenti dell’Università di Harvard, i quali attraverso questo potevano comunicare fra loro in modo virtuale, ma fu presto aperto anche agli studenti di altre scuole della zona di Boston, della Ivy League e della Stanford University. Successivamente fu aperto anche agli studenti delle scuole superiori e poi a chiunque dichiarasse più di 13 anni di età. Da allora Facebook raggiunse un enorme successo: è diventato il secondo sito più visitato al mondo, preceduto solo da Google; è disponibile in oltre 70 lingue e nell’ottobre 2012 conta circa 1 miliardo di utenti attivi che effettuano l’accesso almeno una volta al mese, classificandosi come primo servizio di rete sociale per numero di utenti attivi.

Gli utenti possono accedere al sito previa una registrazione gratuita, durante la quale vengono richiesti dati personali come nome, cognome, data di nascita e indirizzo e-mail. Completata la registrazione, gli utenti possono creare un profilo personale, includere altri utenti nella propria rete sociale aggiungendoli come amici, e scambiarsi messaggi, anche via chat, incluse le notifiche automatiche quando questi aggiornano i propri profili. Inoltre gli utenti possono fondare e unirsi a gruppi per condividere interessi in comune con altri utenti, organizzati secondo il luogo di lavoro, la scuola, l’università o altre caratteristiche, condividere contenuti multimediali ed utilizzare varie applicazioni presenti sul sito. Per personalizzare il proprio profilo l’utente può caricare una foto, chiamata immagine del profilo, con la quale può rendersi riconoscibile. Può inoltre fornire ulteriori informazioni, come il comune di nascita e quello di residenza, la scuola frequentata, il proprio datore di lavoro, l’orientamento religioso e quello politico, la propria situazione sentimentale e molte altre.

In maniera riassuntiva ed essenziale ecco si potrà fare iscrivendosi a Facebook:

  • Trovare persone, aggiungerle come “amici” e dialogare con loro attraverso la chat in tempo reale.
  • Conoscere nuove persone attraverso una chat di gruppo.
  • Vedere quello che stanno facendo i vostri amici e commentare il loro status.
  • Inserire e condividere foto e video.
  • Iscriversi a gruppi che condividono le stesse passioni.
  • Utilizzare applicazioni.
  • Organizzare eventi con la possibilità di invitare i propri amici

Fonti:

gamingeoc.forumfree.it

paperogiallo.net

web-experiments.org

wikipedia.org

 

 

 

 

 

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LA PRIVACY IN INTERNET

Guardando il film “The Social Network” di David Fincher sulla storia di Facebook, mi ha incuriosito molto l’aspetto della privacy in internet. Infatti “Facebook” è nato proprio per una violazione della privacy.

 

La privacy è il diritto alla riservatezza delle informazioni personali e della propria vita privata. Si traduce spesso nella capacità di una persona di impedire che le informazioni che la riguardano diventino note ad altri, se la persona non abbia volontariamente scelto di fornirle.

Oggi, ci sono parecchi problemi di privacy che affliggono Internet. La maggior parte di questi derivano dal fatto che gran parte della gente non sa che tipo di informazioni dovrebbe e non dovrebbe “postare” su Internet.

Quindi, a ogni utente di Internet viene consigliato di non mettere tutte le sue informazioni a disposizione di chiunque. Si dovrebbe essere più consapevoli del fatto che tutto ciò che è su Internet è  accessibile da qualcuno, in un modo o nell’altro; perciò, nulla è totalmente sicuro, nemmeno sui propri pc, se connessi a rete.

Su internet, infatti, è impossibile transitare senza lasciare tracce.

La miglior difesa per la nostra privacy consiste nell’utilizzare il buon senso e nell’adottare semplici accorgimenti tra cui:

–          Utilizzare password non banali e con codici alfanumerici;

–          Evitare il più possibile di comunicare la propria password;

–          Installare e configurare bene firewall e antivirus tenendoli in seguito costantemente aggiornati;

–          Procurarsi un antispyware in grado di ripulire efficacemente il sistema (spyware = tipo di software che raccoglie informazioni riguardanti l’attività online di un utente senza il suo consenso, trasmettendole tramite Internet ad un’organizzazione che le utilizzerà per trarne profitto);

–          Tenere sotto controllo i cookies (cookie = file che da un sito Internet raggiunge il computer a esso collegatosi, in modo da registrarne l’accesso);

–          Non aprire allegati di e-mail provenienti da utenti sconosciuti o sospetti per evitare fenomeni di cosiddetto phishing (phishing = tipo di truffa via Internet attraverso la quale un aggressore cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali sensibili);

–          Configurare il livello della privacy del nostro browser almeno a livello medio;

–          Leggere attentamente le licenze e le disposizioni riguardo alla privacy prima di installare un qualsiasi software;

–          Utilizzare efficacemente il browser con il Do not track header (Do not track header = header che ha lo scopo di di richiedere ad una determinata applicazione web, la sospensione della raccolta delle informazioni circa l’utente che sta visitando la pagina).

Tra i reati penalmente punibili della legge italiana, in termini di Internet e privacy, ricordiamo:

–          La violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza informatica;

–          La rivelazione del contenuto di corrispondenza telematica;

–          L’intercettazione di comunicazioni informatiche o telematiche;

–          Installazioni abusive di apparecchiature per le intercettazioni informatiche;

–          La falsificazione, alterazione e sottrazione di comunicazioni informatiche;

–          Rilevazione del contenuto di documenti informatici segreti;

–          L’accesso non autorizzato ad un sito;

–          Lo spionaggio informatico.

La tutela penale per la riservatezza delle comunicazioni in rete si arricchisce ogni giorno di nuovi decreti.

 

Fonti:

it.wikipedia.org

sicurezzacittadino.caspur.it

dirittodellinformatica.it

ilsommario.blogspot.it

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Mark Elliott Zuckerberg

 

Mark Elliott Zuckerberg è un informatico, programmatore e imprenditore statunitense, fondatore di Facebook.

Mentre era studente ad Harvard, una prestigiosa università, co-fondò il sito di “social networking Facebook”con Eduardo Saverin e con l’aiuto del collega e specializzato in informatica  McCollum, insieme ai compagni di stanza Moskovitz e Hughes. Oggi è amministratore delegato di Facebook.

Zuckerberg lanciò Facebook dal suo dormitorio il 4 febbraio 2004. Una prima fonte di ispirazione per il progetto Facebook potrebbe essere fatta risalire al periodo della scuola superiore nella quale Zuckerberg si diplomò e dove pubblicò l’annuario “The Photo Address Book” che gli studenti della scuola iniziarono subito a chiamare “The Facebook”. Questa sorta di annuari assumevano un ruolo di primo piano nella vita sociale degli studenti di molte scuole private, essendo essi usati per rintracciare e conoscere altri studenti. Una volta al college, il Facebook di Zuckerberg iniziò come un’esclusiva per gli studenti di Harvard finché Mark, con l’aiuto del suo compagno di stanza Dustin Moskovitz, non decise di ampliarlo ad altre università.  Zuckerberg si trasferì quindi in California, con Moskovitz e altri amici. Affittarono qui una piccola abitazione che funzionava da ufficio. Durante l’estate Mark conobbe Peter Thiel che investì nella compagnia. Il gruppo rimase in California. Avevano a questo punto già rifiutato diverse offerte avanzate da diverse compagnie intenzionate ad acquistare Facebook. In un’intervista del 2007, Zuckerberg spiegò: «Non fu per la somma che ci offrirono. Per me e i miei colleghi, la cosa più importante era creare un flusso di informazioni per la gente. L’idea che le corporazioni mediatiche siano possedute da conglomerati è assolutamente priva di ogni attrattiva per me.» Il 21 luglio 2010 la compagnia aveva raggiunto i 500 milioni di utenti. La rivista “Vanity Fair” ha posizionato Zuckerberg al 1º posto nella sua classifica delle “100 persone più influenti dell’Era dell’Informazione” del 2010.  Nello stesso anno Zuckerberg comparì in 16ª posizione nella classifica delle 50 persone più influenti del mondo della rivista britannica New Statesman.

Facebook è cresciuto così tanto che già nel 2012 si contavano 1000 milioni di utenti iscritti al mondo, tra cui 22 in Italia. Su Facebook vennero scritti molti libri e film: tra i più importanti il libro “Miliardari per caso – L’invenzione di Facebook: una storia di soldi, sesso, genio e tradimento” dal quale venne tratto nel 2010 il film “The Social Network”.

Fonti:

wikipedia.org

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Sean Parker

parker

Sean Parker nato a San Francisco,il 3 dicembre nel 1979. E’ un imprenditore e informatico statunitense, specializzato nella tecnologia di rete.
Fu co-fondatore di Napster, Plaxo, e Causes, e ha fatto parte del team di sviluppo di Facebook. Continuò il suo lavoro di guida ed assistenza su Facebook.
Sean Parker iniziò la sua carriera di programmatore prestissimo. Suo padre gli insegnò a programmare già all’età di sette anni, e quando ne ebbe sedici fu imputato da una community di hackeraggio. Parker si diplomò alla Oakton High School nel 1998. Programmatore precoce, crea Napster, il programma che permette di scaricare musica dal web.Era l’anno 1999 quando il software chiamato Napster, Shawn Fanning e Sean Parker hanno completamente rivoluzionato il mondo di Internet e dell’industria discografica. Cause legali da parte di numerose aziende del settore riuscirono ad arrestare il servizio, ma la vittoria delle case discografiche fu però solo sulla carta, in quanto dopo Napster l’era del file-sharing cominciò su larga scala. Napster arrivò alla fine dello scorso millennio rimanendo attivo come “alternativa principale” fino al 2001, trasformandosi nel corso degli anni seguenti ma senza mai chiudere definitivamente i battenti.
Nel novembre del 2002 Parker lanciò consecutivamente Plaxo, una raccolta online di indirizzi e servizio di social network che integrava Microsoft Outlook. Lasciò Plaxo per ragioni sconosciute.
Nel 2004 Parker cominciò a consigliare informalmente i creatori di Facebook e diventò suo presidente ricevendo il 7% delle azioni di Facebook, quando la società venne costituita lo stesso anno. Venne obbligato a lasciare Facebook dopo essere stato arrestato per possesso di cocaina. Il periodo in cui Parker collaborò con Facebook è rappresentato nel film del 2010 “The Social Network” diretto da David Fincher. Parker è interpretato da Justin Timberlake.
Nel 2006, Parker si è iscritto al Founders Fund, un fondo di capitale di rischio con sede a San Francisco, come Socio Dirigente.

Fonti:

wikipedia; downloadblog.it; ilsole24ore.com

 

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social network

Social network è una struttura sociale composta da individui o da organizzazioni. In un social network una persona è connessa ai suoi amici tramite una connessione di amicizia. Il concetto di social network nasce negli studi sociologici sul concetto di rete sociale. I social media sono diversi dai media industriali come giornali, cinema e televisione . Mentre i social media sono strumenti relativamente a basso costo che permettono a chiunque (anche soggetti privati) di pubblicare ed avere accesso alle informazioni, i media tradizionali richiedono cospicui investimenti finanziari per pubblicare informazioni. Tra le voci di spesa dei media industriali possiamo annoverare ad esempio la pressa tipografica o le autorizzazioni statali. I media industriali sono comunemente definiti “tradizionali”, . Una caratteristica che accomuna social media e media industriali è la capacità di ottenere un’audience sia vasta che ridotta; sia il post di un blog che una trasmissione televisiva possono raggiungere milioni di persone oppure nessuno. I parametri che aiutano a descrivere le differenze tra i due tipi di media variano a seconda del tipo di analisi. Alcuni di questi parametri sono:

  1. bacino d’utenza: sia i social media che i media industriali offrono a ciascuno l’opportunità di ottenere un’audience globale.
  2. accessibilità: i mezzi di produzione dei media industriali sono generalmente di proprietà privata o statale; gli strumenti dei social media sono disponibili da ciascuno a un costo contenuto o gratuitamente.
  3. fruibilità: la produzione di mezzi industriali richiede in genere formazione e competenze specialistiche; i social media invece no, o in qualche caso reinventano le competenze, cosicché ciascuno può gestire i mezzi di produzione.
  4. velocità: il tempo che intercorre tra le informazioni prodotte dai media industriali può essere lungo (giorni, settimane o anche mesi) in confronto al tempo impiegato dai social media (che hanno la possibilità tecnica di reagire istantaneamente, solo la mancanza di reattività dei partecipanti può comportare ritardi). Poiché ormai anche i media industriali si avvalgono degli strumenti dei social media, questo potrebbe non essere più un tratto distintivo.
  5. permanenza: una volta creati, i mezzi industriali non possono essere più modificati (una volta stampato e distribuito, l’articolo di una rivista non può più ricevere modifiche), mentre i social media possono essere cambiati quasi istantaneamente mediante commenti e modifiche.

Un’ulteriore distinzione riguarda la responsabilità. I media industriali sono tenuti a rendere conto alla società della qualità dei contenuti e dei risultati delle loro attività in termini di interesse pubblico, responsabilità sociale ed indipendenza editoriale. I social media non hanno altrettante responsabilità in merito alle loro attività editoriali. Da un lato i social media possono sembrare abbastanza liberi da conflitti d’interessi , ma d’altro canto il loro valore economico può essere minacciato da fenomeni in ascesa come Public Relations 2.0, network pubblicitari e pubblicità conto terzi.

La comunità dei media è un ibrido interessante. Anche se community-owned, ossia posseduti dalla comunità, alcuni media si avvalgono di professionisti, ed altri di dilettanti. Essi utilizzano sia l’ambito dei social media che quello dei mezzi tradizionali.

it.wikipedia.org/wiki/Social_media

www.okpedia.it/social-network

social nework

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Napster

La nascita di Napster è strettamente collegata alla nascita e allo sviluppo degli MP3. Prima di Napster, gli appassionati di musica che volevano scaricare i loro brani preferiti da Internet incontravano un gran numero di difficoltà. In primo luogo i files erano difficilmente reperibili e nella maggior parte dei casi si trovavano su siti privati a cui non si poteva accedere.
Napster è stato un programma di file sharing creato da Shawn Fanning e Sean Parker e attivo dal giugno 1999 fino al luglio 2001. Si diffuse su larga scala a partire dal 2000.
Napster fu il primo sistema di peer-to-peerdi massa e divenne disponibile nell’estate del 1999. Tuttavia non era un peer-to-peer puro in quanto utilizzava un sistema di server centrali che mantenevano la lista dei sistemi connessi e dei file condivisi, mentre le transazioni vere e proprie avvenivano direttamente tra i vari utenti. Infatti questo è un sistema molto simile al funzionamento dell’dell’instant messagin. Tuttavia già esistevano dei mezzi relativamente popolari che facilitavano la condivisione dei file, per esempio IRC, Hotline e Usenet.
I sostenitori di Napster furono sconcertati quando fu messo sotto processo. Per loro, sembrava che il file sharing fosse la caratteristica principe di Internet e consideravano Napster essenzialmente un motore di ricerca. Molti notarono che qualsiasi tentativo di chiudere Napster avrebbe spinto gli utenti ad utilizzare altri mezzi per lo scambio di file su internet . Analogamente i medie descrivevano il servizio, come se fosse un sito web invece che un programma, e questo faceva credere che Napster fosse esso stesso un distributore di file musicali protetti da copyright, piuttosto che un programma che facilitava la condivisione degli stessi.
Nel luglio 2001, un giudice ordinò ai server Napster di chiudere l’attività a causa della ripetuta violazione di copyright. Il 24 settembre 2001 la sentenza fu parzialmente eseguita. L’accordo prevedeva che Napster pagasse come indennizzo 26 milioni di dollari come risarcimento per i danni del passato, per utilizzo non autorizzato di brani musicali e 10 milioni di dollari per royalties future. Per poter pagare queste parcelle, Napster tentò di convertire il servizio da gratuito a pagamento. Un prototipo fu testato nella primavera del 2002, ma non fu mai reso pubblicamente disponibile.
Il 17 maggio 2002, Napster venne acquistato da Bertelsmann AG per 8 milioni di dollari.
Secondo i termini dell’accordo il 3 giugno 2002 Napster chiese l’applicazione del Capitolo 11 al fine di mettersi sotto protezione delle leggi degli USA. Il 2 settembre 2002, un giudice fallimentare bloccò la vendita a Bertelsmann imponendo a Napster di liquidare i suoi asset secondo le disposizioni contenute nel capitolo 7 che regolavano i casi di bancarotta negli U.S.A. La maggior parte dei dipendenti di Napster venne licenziata e il sito web chiuse affiggendo la scritta: “Napster era qui”.
Dopo la chiusura di Napster vennero rilasciati diversi programmi peer-to-peer di condivisione file, tra i quali possiamo annoverare Morpheus e Kazaa. Ormai questi programmi hanno superato come utenze quelle di Napster come sorgente primaria di condivisione file MP3.
Il server centrale utilizzato da Napster divenne un obiettivo perseguibile legalmente (tuttavia un programma Napigator permetteva al software di Napster di collegarsi con dei server non ufficiali), in quanto su di esso operava un’attività illegale, rendendo Napster colpevole di negligenza per non aver effettuato i relativi controlli per evitarla. Altri sistemi ibridi come KaZaA e Audiogalaxy sono stati colpiti dall’industria discografica, invece sistemi peer-to-peer puri come Morpheus e LimeWire basati sul protocollo Gnutella hanno dimostrato la difficoltà da parte delle major di chiuderli, a causa della loro distribuzione su server decentralizzati.

FONTI:

http://it.wikipedia.org/wiki/Napster
http://www.comefunziona.net/arg/napster/
  http://noisefromamerika.org/recensione/perche-napster-aveva-ragione

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marck zuckerberg

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Mark Zucherberg

Mark Elliot Zuckerberg è nato il 14 maggio del 1984 ed è un giovane imprenditore informatico,amministratore  delegato,proprietario del social nework del pianeta facebook;il più giovane   miliardario del mondo,  Zuckerberg ha fondato, con l’aiuto di Eduardo Saverin, Facebook all’età di 20 anni, mentre era uno studente di Harvard ha creato un sito sociale che si è diffuso ad Harvard e, di seguito, nelle maggiori università americane. Si tratta di una trasposizione della rete di contatti e amicizie personali.Il piccolo Mark Zuckerberg cresce quindi sulle rive dell’Hudson, e alle scuole medie inizia ad interessarsi all’ informatica e comicia a  progragrammare piccoli games e di programmi di comunicazione .

In seguito si iscrive alla Phillips Exeter Academy, dove scopre il suo interesse per le  materie “classiche lingua latina.  In questo periodo crea alcuni software di comunicazione                                                                 per l’ufficio del padre e un software per la lettura multimediale, “Synapse Media Player”.

Nel settembre 2002 Zuckerber comincia a frequentare Harvard.

Il 4 febbraio 2004, programma il più famoso social network al mondo: Facebook.( Lo stesso Mark Zuckerberg ha un profilo su facebook  sebbene le impostazioni della privacy non consentano di aggiungerlo come amico.) L’idea nasce dell’abitudine delle scuole americane di pubblicare annualmente le foto degli studenti iscritti, del personale docente e non degli istituti. Inizialmente il programma  venne utilizzato all’interno del campus. Il team di collaboratori si allarga, anche Andrew McCollum Eduardo Saverin e Chris Hughes

Nel 2005 praticamente tutte le università americane sono allacciate al network.solamente per gli studenti americani e  ha registrato il dominio facebook.com e, da quel momento, ha affrontato insieme la  paternità dell’idea e del sito stesso.Facebook è oggi uno dei siti più seguiti e utilizzati al mondo

Il 27 febbraio 2006 Facebook apre anche agli studenti degli istituti superiori ad ai dipendenti di alcune grandi imprese.dall’11settembre2006 tutti potevano utilizare face book .

Nel luglio del anno seguente  il sito di Mark Zuckerberg, nato per mantenere i contatti tra studenti, fu quello piu utilizzato.

, lui ha fatto diverse offerte di acquisto da parte di grandi gruppi del settore informatico, come Google, che però Zuckerberg ha sempre declinato. Stando alle ultime classifiche del 2010 Mark Zuckerberg è il 26enne più ricco al mondo, con un patrimonio netto di 6,9 miliardi di dollari, per merito del successo del suo prodotto e della crescita della sua società Facebook

fonti di ricerca:

it.wikipedia.org/wiki/Mark_Zuckerberg#Biografia biografieonline.it/biografia www.jacktech.it/news/personaggi/la-biografia-di-mark-zuckerberg inventore-di-facebook.aspx.

 Mark Zuckemberg        facebook-founder-mark-elliot-zuckerberg

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